Logo law and pluralism
Logo Università Bicocca

Tribunale Supremo spagnolo (Tribunal Supremo), Sez. II, N. 835/2012, 31 ottobre 2012

Abstract

Ricorso contro condanna per mutilazioni genitali femminili, vittima la figlia minorenne della coppia di imputati. Valutazione dell’errore sulla legge penale.

Riferimenti normativi

Art. 149.2 codice penale spagnolo
Art. 14 codice penale spagnolo

Massima

1. L’affermazione che l’escissione del clitoride sia una pratica culturale del Paese d’origine dell’imputato non può costituire una scusa per elaborare una teoria “dell’errore di diritto fondato sui fattori culturali”, perché il rispetto delle tradizioni e delle culture ha come limite invalicabile il rispetto dei diritti umani, che rappresentano il minimo comune denominatore esigibile in tutte le culture, tradizioni e religioni.

2. Non può sussistere errore, neanche evitabile, sulla legge penale che incrimina la mutilazione genitale femminile laddove gli autori del reato risiedano nel territorio nazionale da molti anni, siano ben integrati nella cultura spagnola e conoscano la proibizione legale.

(Il tribunale di seconda e ultima istanza ha confermato la sentenza di condanna di due cittadini del Gambia per aver escisso il clitoride della figlia minorenne, in territorio spagnolo. In particolare, ha confermato la sussistenza di un errore di diritto evitabile – con attenuazione del trattamento sanzionatorio – nei riguardi della madre della bambina, la quale era appena arrivata in Spagna per ricongiungersi al marito e non era ancora integrata nella cultura del Paese. Al contrario, in applicazione dei principi sopra enucleati, ha rigettato la difesa del padre della bimba, che invocava l’errore di diritto sulla base dell’argomentazione che la mutilazione genitale femminile è una pratica ancestrale di più di tre mila anni nel suo Paese d’origine, che non intende minare l’integrità fisica delle donne, bensì facilitare l’integrazione della bambina nella sua comunità. Il Tribunale Supremo, in proposito, ha affermato trattarsi di una violazione dei diritti umani e discriminazione nei confronti delle donne.)