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Ouranio Toxo e Altri c. Grecia, N. 74989/01, Corte EDU (Prima Sezione), 20 ottobre 2005

Abstract

Incitamento e partecipazione delle autorità pubbliche a manifestazioni contrarie ad un partito politico che difende una minoranza etnica. Inerzia della polizia rispetto ai relativi incidenti.

Riferimenti normativi

Art. 11 CEDU

Massima

1. La nozione di “società democratica” risulta priva di significato in assenza di pluralismo, tolleranza o apertura mentale. In particolare, il pluralismo si fonda sul sincero riconoscimento e sul rispetto della diversità e delle dinamiche delle tradizioni e delle identità etniche e culturali.

2. Spetta alle autorità pubbliche garantire il buon funzionamento di un’associazione o di un partito politico, anche laddove infastidiscono o offendono le persone che si oppongono alle idee o alle affermazioni legittime che essi intendono promuovere.

3. Il riferimento alla coscienza di appartenere ad una minoranza e alla salvaguardia e allo sviluppo della cultura di una minoranza non può considerarsi una minaccia per la “società democratica”, anche qualora possa provocare tensioni. L’emergere di tensioni è una delle conseguenze inevitabili del pluralismo, ossia la libera discussione di tutte le idee politiche. Il ruolo delle autorità non consiste nel rimuovere la fonte della tensione eliminando il pluralismo, ma nel garantire che i gruppi politici concorrenti si tollerino a vicenda.

4. Il rischio di creare tensioni all’interno di una comunità utilizzando termini politici in pubblico non è di per sé sufficiente a giustificare un’interferenza rispetto alla libertà di associazione.
(Nel caso di specie, riguardante un partito il cui scopo consisteva nella tutela della minoranza macedone residente in Grecia, la Corte ha stabilito all’unanimità che sia gli atti che le omissioni da parte delle autorità nazionali violano l’articolo 11 CEDU).