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Tribunale Supremo spagnolo (Tribunal Supremo), Sez. II, N. 8697/2007, 28 dicembre 2007

Abstract

Ricorso contro condanna per delitto elettorale commesso da un testimone di Geova. Valutazione dell’applicabilità dell’esimente dell’esercizio del diritto alla libertà religiosa.

Riferimenti normativi

Art. 143 Legge Organica n. 5/1985 sul Regime Elettorale Generale
Art. 20 codice penale spagnolo

Massima

Non è applicabile l’esimente dell’esercizio del diritto alla libertà religiosa in caso di delitti elettorali quando l’adempimento del dovere elettorale non comporta una lesione della libertà ideologica e religiosa di un imputato che sia un testimone di Geova, posto che la mera partecipazione al seggio elettorale non implica l’obbligo di esprimere opinioni politiche, che è quanto vietato dalle convinzioni dell’imputato stesso. L’impegno civico elettorale, infatti, non impedisce di professare qualsiasi altra idea ed opinione, ma come cittadino facente parte del corpo sociale ciascuno è obbligato ad accettare le norme essenziali che formano la struttura della società in cui vive e da cui riceve benefici.

(Il tribunale di seconda e ultima istanza ha così confermato la sentenza di condanna, a multa e inabilitazione di un anno dal suffragio passivo, di un testimone di Geova che – ricevuta la notifica per la partecipazione al seggio elettorale in occasione di un referendum – aveva inviato una lettera spiegando le ragioni della sua obiezione di coscienza e si era così sentito libero da vincoli.)