Consiglio di Stato greco (Συμβούλιο της Επικρατείας), N. 133/2021, 29 giugno 2021

Vaccinazione obbligatoria anti-Covid-19 per gli ufficiali dei Vigili del Fuoco come requisito di servizio. Rispetto dei principi di proporzionalità e di uguaglianza previsti dalla Costituzione greca

Art. 2 Cost.
Art. 5 Cost. 
Art. 43 Cost.  ​​
Art. 5 della Convenzione di Oviedo sulla biomedicina 

1. L'emanazione della decisione impugnata è stata imposta da motivi imperativi di interesse pubblico che consistono nella necessità di garantire il funzionamento continuo e senza ostacoli di un servizio pubblico che richiede a sua volta la completa disponibilità del personale dei Vigili del Fuoco. Quest'ultima sarebbe gravemente compromessa se i membri del personale fossero contaminati e si ammalassero di COVID. 

2. La vaccinazione non è forzata al personale, poiché gli ufficiali mantengono la scelta di non essere vaccinati. In effetti, la decisione del capo dei Vigili del Fuoco stabilisce che solo gli agenti vaccinati saranno obbligatoriamente in servizio. Gli agenti che non avranno o non programmeranno la loro vaccinazione, riceveranno un termine per programmare la loro vaccinazione. In caso contrario, sarà avviata una procedura di sostituzione con ufficiali vaccinati.

3. Il principio di proporzionalità non è manifestamente leso date le particolari condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco, caratterizzate da estrema difficoltà, lavoro di squadra, contatto fisico e maggiore mobilità delle unità di soccorso, che richiedono la massima protezione possibile della salute degli agenti e delle persone in generale dal pericolo di contrarre la malattia COVID.  
 
4. Il principio di uguaglianza tra i membri del personale non è manifestamente leso, perché non c'è identità di condizioni tra vaccinati e non vaccinati, considerando le conseguenze negative che la non vaccinazione può avere sul buon funzionamento dei Vigili del Fuoco.