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Denisov c. Ucraina, N. 76639/11, Corte EDU (Grande Camera), 25 settembre 2018

Data
25/08/2018
Tipologia Sentenza
Numerazione 76639/11

Abstract

Rimozione di un giudice dalla carica di presidente della Corte d’Appello per non aver esercitato correttamente le funzioni amministrative.

Riferimenti normativi

Art. 8 CEDU
Art. 6 CEDU

Massima

1. L'art. 8 della CEDU non può essere invocato per lamentarsi di una perdita di reputazione o di altre ripercussioni che si manifestano come le conseguenze prevedibili delle proprie azioni. Le controversie lavorative non sono di per sé escluse dall’ambito della “vita privata” come intesa dall’art. 8 CEDU. Infatti, ci sono degli aspetti tipici della vita privata che possono essere colpiti in caso di perdita del lavoro. Per questo, risulta a carico del ricorrente dimostrare in modo convincente che l’atto di licenziamento impugnato avesse realmente colpito la sua vita in modo significativo. 

2. Nel caso di specie, la decisione di revocare il ricorrente dall’incarico di presidente della Corte d’Appello era stata presa solo considerando le sue competenze manageriali. Per quanto riguarda la reputazione sociale in generale, le critiche delle autorità non avevano colpito alcun aspetto riguardante la condotta morale o la personalità o il carattere del ricorrente. Infatti, la revoca dalla carica era basata solo sulla constatazione di violazioni dei doveri d'ufficio nell'amministrazione della giustizia, non vi era stata alcuna accusa di cattiva condotta intenzionale o di comportamento scorretto. I valori morali del ricorrente non erano stati messi in discussione e nessun rimprovero di tale natura poteva essere individuato nelle decisioni impugnate. Il licenziamento aveva avuto effetti negativi limitati sulla vita privata del ricorrente e non aveva superato la soglia di gravità tale da spingere la Corte a condannare lo Stato per la violazione dell’art. 8 della CEDU.
(Il ricorrente era stato sollevato dall’incarico di presidente della Corte Amministrativa d’Appello di Kiev per non aver esercitato correttamente le sue funzioni amministrative. Pur rimanendo giudice della medesima Corte).