Elestina Esselina Christina Morson c. Paesi Bassi e Capo della polizia locale ai sensi della Vreemdelingenwet; Sewradjie Jhanjan v. Stato dei Paesi Bassi, Cause C-35/82, C-36/82, CGUE, 27 ottobre 1982

Rifiuto da parte dello Stato membro ospitante di consentire l’ingresso e il soggiorno al familiare di un lavoratore occupato nel suo territorio.  Assenza di discriminazione fondata sulla nazionalità. 

Art. 177 Trattato CEE
Regolamento (CEE) n. 1612/68 del Consiglio, del 15 ottobre 1968, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità 

1. L'art. 177 del Trattato CEE mira a garantire l’uniformità interpretativa (e di applicazione) del diritto comunitario in tutti gli Stati membri, al fine di evitare che si consolidi, in uno o più Stati membri, un orientamento giurisprudenziale che collida con il diritto dell’Unione. Quindi, il giudice di uno Stato membro avanti al quale venga sollevata una questione d'interpretazione o di validità in relazione al diritto comunitario, laddove ritenga necessaria, per emanare la sua sentenza, una decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul punto, può domandare a quest’ultima di pronunciarsi, in via pregiudiziale, sulla questione. Tuttavia, nei procedimenti d'urgenza, le esigenze imposte da detto scopo sono rispettate se vi sia la possibilità di riesame di qualsiasi questione di diritto comunitario risolta provvisoriamente (nel procedimento sommario) nel corso del giudizio di merito. 

2. Le disposizioni del Trattato e la normativa in materia di libera circolazione dei lavoratori, non si possono applicare a casi che non abbiano alcun nesso con le situazioni prese in considerazione dal diritto comunitario. Quest’ultimo non vieta ad uno Stato membro di rifiutare, ai sensi dell'art. 10 del regolamento n. 1612/68, l'entrata ed il soggiorno ad un familiare di un lavoratore occupato sul proprio territorio, quando tali familiari sono cittadini di uno Stato terzo.