Revoca della cittadinanza e conseguente espulsione per reati di matrice terroristica. Possibilità di reingresso nel Regno Unito al fine di ottenere un processo equo.
1. Una persona accusata di reati di matrice terroristica e privata della cittadinanza britannica sulla base di una decisione dell'Home Secretary non ha il diritto di essere riammessa a fare ingresso nel territorio britannico al fine di poter impugnare il provvedimento che revoca la cittadinanza.
2. Se motivi di sicurezza nazionale impediscono che un processo sia tenuto secondo canoni di equità, il diritto all'equo processo dell'individuo deve considerarsi sospeso fin quando le ragioni di sicurezza nazionale non vengono meno.
3. Sulle questioni di sicurezza nazionale, le corti devono rispettare la discrezionalità degli organi dell'Esecutivo (nel caso di specie, l'Home Secretary). Di conseguenza, se è stato deciso che un individuo è pericoloso per la sicurezza nazionale, una corte ha la possibilità di cambiare quella decisione solo se essa è manifestamente irragionevole.
Note
Il caso era stato deciso precedentemente dalla Special Immigration Appeals Commission e dalle Corte d'Appello (England and Wales).
Special Immigration Appeals Commission, T2/2020/ 0644, 7 febbraio 2020.
England and Wales Court of Appeal, Begum v. Secretary of State for the Home Department and Others, [2020] EWCA Civ 918, 16 luglio 2020.
Durante il procedimento dinanzi la Corte Suprema del Regno Unito è intervenuto, con una memoria, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite in materia di Antiterrorismo.
Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie premi il tasto "Gestisci i cookie" o consulta la
Cookie Policy