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Conclusioni dell'Avvocato Generale Darmon, Anita Groener c. Ministro dell'Istruzione e City of Dublin Vocational Educational Committee, Causa C-379/87, CGUE, 16 maggio 1989

Data
16/05/1989
Tipologia Conclusioni
Numerazione C-379/87

Abstract

Libera circolazione dei lavoratori all’interno della Comunità Economica Europea. Normativa nazionale che subordina la nomina ad un determinato impiego in uno Stato membro al requisito di una conoscenza sufficiente di una delle lingue ufficiali di detto Stato membro.

Riferimenti normativi

Art. 48 Trattato CEE

Regolamento (CEE) 1612/68 del Consiglio del 15 ottobre 1968 relativo alla libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità

Massima

1. Una lingua minoritaria non potrebbe essere salvaguardata senza l’adozione di provvedimenti volontaristici e cogenti. Qualsiasi fenomeno minoritario, in qualunque campo, non può quasi mai sopravvivere senza adeguate disposizioni.

2. Ogni Stato ha diritto di garantire la diversità del proprio patrimonio culturale e di dotarsi, pertanto, degli strumenti per l’attuazione di tale politica. Ogni Stato ha altresì il diritto di stabilire quale importanza intenda attribuire al proprio patrimonio culturale. Il fatto che l’irlandese sia riconosciuto come lingua ufficiale dalla Costituzione testimonia la volontà dello Stato irlandese di attribuire alla tutela di questo patrimonio una maggiore importanza.

3. Quando una Costituzione (sintesi dei superiori valori che una nazione dichiara solennemente di far propri) riconosce l’esistenza di due lingue ufficiali senza limitarne l’uso a determinate parti del territorio o a talune materie, ogni cittadino ha il diritto di fruire di un’istruzione impartita nelle due lingue. Il fatto che soltanto una minoranza dei cittadini parli una determinata lingua non autorizza ad eliminare tale diritto, poiché la sua natura sovrana non risulta commisurata soltanto al suo uso ma anche alla possibilità di preservarne l’eventuale esercizio.

4. Qualunque sia la lingua ufficiale praticata in un istituto d’istruzione, uno Stato ha il diritto di assicurarsi che qualsiasi cittadino potrà esprimervisi ed esservi compreso in un’altra lingua, anch’essa ufficiale, veicolo e ricettacolo di un comune patrimonio culturale.