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Tingarov e altri c. Bulgaria, N. 42286/21, Corte EDU (Terza Sezione), 10 ottobre 2023

Data
10/10/2023
Tipologia Sentenza
Numerazione 42286/21

Abstract

Violazione dell'articolo 3 del Protocollo n. 1 CEDU a causa dell'impossibilità per i ricorrenti di votare in due elezioni legislative per il Parlamento bulgaro, in quanto detenuti condannati.

Riferimenti normativi

Art. 3, Prot. 1 CEDU

Massima

1. L'articolo 3 del Protocollo n. 1 CEDU non esclude di per sé che possano essere imposte restrizioni ai diritti elettorali a un individuo che abbia, ad esempio, gravemente abusato di una posizione pubblica o la cui condotta abbia minacciato di minare lo Stato di diritto o le basi democratiche. Tuttavia, quando la privazione del diritto di voto riguarda un gruppo di persone in generale, automaticamente e indiscriminatamente, solo sulla base del fatto che stanno scontando una pena detentiva, indipendentemente dalla durata della pena e dalla natura o gravità dei loro reati e delle loro circostanze individuali, questa non è compatibile con l'articolo 3 del Protocollo n. 1 CEDU.

2. La severa misura dell'interdizione dall’esercizio del diritto di voto non deve essere utilizzata con leggerezza e il principio di proporzionalità richiede un legame discernibile e sufficiente tra la sanzione e la condotta e le circostanze dell'individuo interessato. Nel caso di specie, la legislazione bulgara, che sancisce la privazione del diritto di voto per i soggetti che stanno scontando una pena detentiva, non tiene in nessun conto della gravità del reato commesso o della lunghezza della pena detentiva, ma trova una applicazione generalizzata, che, come tale, non può essere compatibile con il diritto sancito all’interno dell’art. 3, Protocollo 1 CEDU.
(Otto detenuti del carcere di Pazardzhik, in Bulgaria, avevano proposto ricorso presso la Corte EDU contro la disposizione della legge elettorale della Bulgaria, che privava, in maniera indiscriminata, del diritto di voto tutti i soggetti che si trovavano a scontare il loro periodi di detenzione in carcere. Nel caso di specie, i detenuti non avevano potuto esercitare il loro diritto di voto attivo durante le elezioni parlamentari del 2021).