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Nepomnyashchiy e Altri c. Russia, Nn. 39954/09 e 3465/17, Corte EDU (Terza Sezione), 30 maggio 2023

Abstract

Discorsi a contenuto omofobico contro la comunità LGBTI da parte di politici ricoprenti cariche pubbliche. Violazione del divieto di discriminazione e del diritto al rispetto della vita privata.

Riferimenti normativi

Art. 8 CEDU
Art. 14 CEDU

Massima

1. La stereotipizzazione negativa di un gruppo, qualora raggiunga un certo livello, è suscettibile di produrre un impatto rilevante sul senso di identità ed i sentimenti di autostima e fiducia in se stess* dello stesso gruppo. In tal senso, la stereotipizzazione incide sulla vita privata dei membri del gruppo che, quindi, seppur non presi di mira direttamente dalle dichiarazioni controverse, possono essere considerat* vittime ai sensi dell’articolo 34 della Convenzione.

2. È di fondamentale importanza che i* politic*, tra cui i* parlamentar*, evitino di rilasciare dichiarazioni pubbliche che promuovono l’odio o l’intolleranza. Quest* devono prestare particolare attenzione alla difesa dei principi democratici.
(I ricorrenti, quattro attivisti LGBTI, lamentavano la violazione del diritto al rispetto della vita privata e del divieto di discriminazione a seguito alle dichiarazioni rilasciate da personaggi pubblici di alto livello nel corso di alcune interviste a dei quotidiani, in due momenti diversi. Nonostante i ricorrenti non fossero stati personalmente nominati nelle dichiarazioni, essi sostenevano di essere stati direttamente colpiti dalle stesse, identificandosi come attivisti e membri della comunità LGBTI. A livello domestico, le denunce criminali e quella civile dei ricorrenti non erano state seguite da alcun procedimento. Alla luce dell’inadempimento delle autorità nazionali all’obbligo di fornire una risposta adeguata alle dichiarazioni a stampo omofobico, la Corte ha riscontrato la violazione dell’articolo 8 in combinato disposto con l’articolo 14).

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